Cambi di stagione: dal ferro un prezioso aiuto per affrontare i malesseri dei primi caldi

I cambi di stagione rappresentano un momento delicato per un numero sempre maggiore di italiani, che soffrono il cambiamento climatico manifestando malesseri tipici come stanchezza, irritabilità o difficoltà a dormire. Un’alimentazione sana ed equilibrata è il primo passo per superare questi periodi con la giusta energia e, in questo senso, il Ferro è uno dei minerali che gioca un ruolo fondamentale per il benessere dell’organismo. Tuttavia, non essendo facilmente assimilabile, è consigliabile seguire alcuni trucchi in cucina per aiutare il nostro corpo ad assorbire maggiori quantità di nutrienti.

Secondo le indicazioni contenute nella IV Revisione dei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN) della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), il fabbisogno medio di ferro, su base giornaliera, è di 7 grammi per i maschi adulti e di 6-10 grammi per le donne tra i 18 e i 59 anni (valore che supera i 22 grammi durante la gravidanza). Nonostante vi siano alcuni cibi molto ricchi di Ferro, solo il 10-35% del ferro presente negli alimenti animali ed il 2-10% di quello contenuto nei vegetali viene effettivamente assorbito dal nostro organismo. Il ferro emico di derivazione animale, come carne e pesce, è quindi più facilmente biodisponibile e assorbito dall’intestino, mentre quello di provenienza vegetale è invece legato a sostanze, come i fitati, che ne riducono l’assorbimento intestinale.

Di seguito il link all’intervista col nutrizionista Andrea Ghiselli, riportata all’interno della trasmissione “Elisir”, su Rai Tre.

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