Cremonini e Qui Foundation insieme contro lo spreco alimentare

Il Gruppo Cremonini, azienda leader in Italia nel settore alimentare, ha scelto di affiancare QUI Foundation nella battaglia per il recupero delle eccedenze alimentari da destinare alle persone in difficoltà. Il progetto prevede un lavoro di squadra, che vede impegnati appunto gli esercizi di ristorazione del Gruppo Cremonini e la Onlus di Qui! Group, QUI Foundation, con la sua iniziativa “Pasto Buono”.

Dal mese di maggio, le eccedenze alimentari invendute presso i locali romani nella Stazione Termini della Chef Express (la controllata di Cremonini nel settore della ristorazione) vengono ritirate dai volontari. Il progetto prende vita nella città grazie appunto alla collaborazione dei volontari della Croce Rossa di Roma, che si stanno occupando dei ritiri delle eccedenze alimentari  tre volte la settimana – martedì sabato e domenica. Le eccedenze vengono consegnate al Centro Richiedenti Asilo, gestito appunto dalla Croce Rossa di Roma, e ai senza fissa dimora. In questo modo, oltre ad assicurare pasti in più alle strutture che accolgono le persone in difficoltà facendo una buona azione, si aggiunge un piccolo tassello alla lotta contro gli sprechi alimentari.

Di seguito a questo link, al minuto 16.23, è possibile vedere il servizio che la trasmissione di Rai Uno “A conti fatti”  ha voluto dedicare all’iniziativa

Riduzione degli sprechi: la filiera della carne la più virtuosa

La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha stimato che circa 1,3 miliardi di tonnellate annue di cibo potenzialmente disponibile per il consumo viene buttato, scartato durante le varie fasi della filiera alimentare, dalla coltivazione dei prodotti agricoli agli avanzi di cibo già cucinato.
Le quantità sprecate dipendono strettamente dal contesto territoriale, da aspetti culturali e anche dalla disponibilità di tecnologie efficienti lungo tutta la filiera.
Nel parlare di spreco alimentare, però, è bene fare una distinzione tra due fondamentali concetti, food losses (scarti) e food waste (rifiuti):
– il food losses è la massa di cibo commestibile che si “perde” all’interno della filiera produttiva, cioè durante le fasi di produzione agricola, movimentazione e stoccaggio, trasformazione e confezionamento degli alimenti;
– il food waste è la quantità di cibo che, invece, viene buttata via dopo essere stata immessa sul mercato, ovvero nelle fasi  di distribuzione e successivamente di consumo.

La produzione e il consumo di carne generano una quantità di scarti e rifiuti più che dimezzata rispetto a frutta e verdura e pari a quasi la metà dei rifiuti della filiera dei cereali.

La quantità di scarti generata all’interno della filiera produttiva della carne è inferiore rispetto alle altre categorie di alimenti considerate (cereali, radici e tuberi, frutta e verdure, pesce, latte) ed è seconda soltanto ai semi oleiferi e legumi.
Per quanto riguarda invece lo spreco domestico dei prodotti alimentari i più sprecati sono quelli di origine vegetale, i quali hanno anche un prezzo ‘contenuto’ (2 euro/kg al massimo); al contrario, ci si guarda dallo sprecare i prodotti di origine animale (carne, pesce, latte), indipendentemente dal loro prezzo.

Spreco alimentare

Nota tabella:
I prezzi indicati rappresentano la media matematica dei prezzi di tutti i prodotti agro-alimentari per categoria di alimenti e disponibili al portale ministeriale www.smsconsumatori.it al momento della consultazione.

Continua a leggere

Non solo carne: tutti i prodotti dell’allevamento [2° parte]

Il detto “non si butta via niente” non vale solo per il maiale, infatti, anche del bovino non si getta proprio nulla. Come abbiamo scoperto nella prima parte, al di là dell’uso principe in cucina, questo animale ha un valore d’utilizzo molto elevato perché nulla diviene vero “scarto”. Tutto viene recuperato per realizzare oggetti di largo uso e consumo da noi utilizzati, spesso inconsapevolmente, ogni giorno. Dai farmaci ai cosmetici, dai rivestimenti delle nostre auto e divani alle scarpe, dai fertilizzanti ai pet toys. Se possiamo consumare i pregiatissimi formaggi DOP (come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano) o migliorare la qualità della vita a chi vengono impiantate valvole cardiache lo dobbiamo soprattutto al bovino. Neppure lo scarto vero e proprio è esente dal meccanismo di riutilizzo. Infatti, esso viene reimpiegato per la produzione di energia verde (biogas cogenerazione). Il video seguente ci illustra a 365 gradi il prezioso universo, spesso sconosciuto, di sottoprodotti possibili grazie a questo animale.