Carne e salute. Cosa ha detto l’ IARC

In seguito all’allerta dello IARC (International Agency for Cancer Reasearch), agenzia di ricerca dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, sulle carni rosse e trasformate, pubblichiamo un documento per fare chiarezza sullo stato dell’arte della ricerca e per fornire una spiegazione precisa e puntuale sulle questioni affrontate in questi giorni dai mass media in modo sensazionalistico, superficiale  e fuorviante rispetto alla realtà.

Leggi il documento: Position statement_carne

I consigli del nutrizionista per sfruttare al meglio le proprietà del ferro

Raw steak“Il ferro è un nutriente estremamente importante in una dieta equilibrata in tutte le fasi della vita ma soprattutto durante l’adolescenza, quando i ragazzi e ancor più le ragazze hanno un maggiore fabbisogno proteico e devono evitare il rischio di anemie da carenza di ferro – spiega Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca al Cra-Nut, l’ente italiano che si occupa della ricerca sulla nutrizione -. Seguendo una dieta mediterranea, costituita principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, verdure, una giusta quantità di carne, pesce, salumi, latticini e molti condimenti e spezie, garantiamo al nostro organismo il migliore apporto nutritivo possibile e, attraverso alcuni piccoli accorgimenti, è possibile ottenere il massimo da questi alimenti e aumentare le quantità di minerali e nutrienti assimilate durante i pasti”.

Ecco quindi i cinque trucchi da seguire in cucina:

  •  Un aiuto può venire dalla cottura. “Ad esempio, una cottura prolungata trasforma i nutrienti come il ferro da organici a inorganici e pertanto più difficilmente assimilabili. Quindi il consumo di una fetta di carne non dico al sangue ma non cotta a lungo può quindi aumentare l’assimilazione di questo minerale”
  • “L’aggiunta di succo di limone o di un frutto a fine pasto facilita l’assorbimento del ferro libero, come accade per i vegetali” – aggiunge il nutrizionista.
  • “Si stima che la biodisponibilità del ferro nella dieta degli italiani sia mediamente del 15% e che tale quota sia più bassa nella dieta vegetariana. Se si segue un’alimentazione vegetariana si dovrebbe aumentare dell’80% l’apporto di ferro per soddisfare il fabbisogno”. – afferma Ghiselli.
  • “La carne contiene una buona quota di ferro legato alle proteine che è più facilmente assimilabile rispetto quello inorganico tipico dei vegetali. Mentre la quota di ferro organico ha un assorbimento anche del 35%, quello inorganico può arrivare all’8% – prosegue Ghiselli – quindi anche se in alcuni vegetali ne troviamo una quantità maggiore, in realtà l’assorbimento sarà minore”.

La riscoperta del quarto anteriore del bovino: l’hamburger

Il quarto anteriore del bovino possiede tutti i requisiti per fornire un alimento ben calibrato sotto il profilo nutrizionale. Eppure in passato è stato un problema per i produttori di carne riuscire a sfruttarlo e a valorizzarlo.
La parte anteriore del bovino, al pari di quella posteriore, è di ottima qualità ma tradizionalmente più difficile da cucinare. Infatti le caratteristiche di questi tagli li rendono adatti per lo più a prodotti di lunga cottura (brasati, bolliti, stracotti), non più in linea con le tempistiche e le esigenze della famiglia moderna.
Oggi, invece, proprio grazie al quarto anteriore possiamo assaporare gli hamburger, pietanza assai amata da giovani e non.
Il seguente video ci spiegherà nel dettaglio il mondo della lavorazione delle carni e della produzione di milioni di hamburger.